mercoledì 14 ottobre 2009

Roberto Saviano non aveva vero bisogno della scorta. Fin qua potrebbe sembrare un’opinione, condivisibile o meno, ma ad esprimerla è Vittorio Pisani, capo della Squadra Mobile di Napoli.
«Sull’assegnazione della scorta a Saviano, il nostro parere fu negativo», ha rivelato Pisani al “Corriere della Sera Magazine”. Il capo della Mobile prende se stesso ad esempio: «Ho arrestato centinaia di delinquenti. Ho scritto, testimoniato e giro per la città con mia moglie e con i miei figli senza scorta. Non sono mai stato minacciato».
A proposito della scorta assegnata tre anni fa all’autore di “Gomorra”, Pisani racconta: «A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta».
«Resto perplesso – aggiunge – quando vedo scortate persone che hanno fatto meno di tantissimi poliziotti, carabinieri, magistrati e giornalisti che combattono la camorra da anni».
Anche “Gomorra”, secondo Pisani «ha avuto un peso mediatico eccessivo rispetto al valore che ha per noi addetti ai lavori». Secondo il capo della squadra mobile per rapportarsi alla criminalità organizzata bisogna rispettare «delle regole deontologiche» e soprattutto cercare di non dare «un’immagine eroica della lotta alla criminalità» perché «la lotta alla criminalità è una cosa normale. A cui tutti possono partecipare». (BLITZ QUOTIDIANO)

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