giovedì 16 settembre 2010

Baciapile



Niente, la Bibbia nelle scuole pubbliche Mariastella Gelmini ce la vuole proprio. Tanto che non fa a meno di complimentarsi con chi prende tali lodevoli – a suo dire – iniziative, senza aspettarla. In questo caso è Luca Zaia, governatore del Veneto che ha provveduto alla distribuzione del testo sacro nelle scuole della sua regione. “Giudico molto positivamente l’iniziativa del governatore del Veneto, Luca Zaia”, ha detto la Gelmini, in una nota ripresa dalle agenzie.“La scuola deve istruire i ragazzi”, continua la Gelmini, “ma deve anche formare cittadini responsabili e adulti consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Questo insieme di valori e insegnamenti, nel mondo occidentale, e’ rappresentato dalla tradizione cristiana“.

LA NOSTRA CIVILTA’ – “E’ quindi importante che i nostri figli, nel bagaglio di conoscenze che la scuola deve garantire loro, possano incontrare fin da subito un Testo che ha determinato la nascita della civilta’ in cui viviamo e che parla ai cuori e alle coscienze di tutti”, continua il ministro. Quindi la distribuzione della Bibbia è fondamentale per la crescita personale di ognuno degli alunni del nostro paese: “Conoscere la Bibbia significa conoscere le nostre radici e la nostra storia. Un insegnamento che i ragazzi devono imparare ad apprendere prima possibile, per poterlo interpretare correttamente nella propria vita”, chiude la Gelmini. (www.giornalettismo.com)



Oramai per ingraziarsi la Chiesa, la Lega è passata dal "celodurismo" al "celomoscio".

1 commento:

giano ha detto...

Proporrei una modifica al commento: la Lega è passata dal "Celoduro" al "Cielo-duro".