martedì 28 settembre 2010



Berlusconi trova sette nuovi deputati pronti a sostenerlo. Cinque sono dei fedelissimi del senatore Salvatore Cuffaro, l'ex presidente della Regione Sicilia condannato in primo e secondo grado a sette anni per favoreggiamento aggravato alla mafia e sotto processo per concorso esterno. Tra di loro c'è anche un pregiudicato per peculato, Giuseppe Drago, e l'ex braccio destro di Totò Vasa Vasa, Francesco Saverio Romano, tutt'oggi sotto inchiesta a Palermo per i suoi presunti rapporti con Cosa nostra. Forte di una simile compagnia di giro, il premier decide di andare alla conta e mette la fiducia sul suo programma: "Se non ci sono i voti andiamo a casa". I finiani prendono tempo e si preparano a votare il documento del presidente del Consiglio per non rimanere con il cerino in mano. Ma l'esecutivo vive ormai alla giornata. E continua a non governare. (www.ilfattoquotidiano.it)

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