mercoledì 17 novembre 2010

Il mercato delle vacche

Ieri, nell’incontro tra i presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini e il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è stato tracciato l’iter della ormai inevitabile crisi di Governo. Tuttavia da subito si è scatenata da parte della maggioranza una vergognosa corsa per spingere senatori e parlamentari di altri schieramenti a fare il salto della quaglia.
Per questo noi dell’Italia dei valori denunciamo pubblicamente il tentativo di compravendita, che si chiama corruzione, ricatto, promesse indebite, di chi vuole svendere la dignità dei deputati e dei senatori per mantenere in piedi un Governo che non ha più titoli né qualità per restare un minuto in più a palazzo Chigi. Se si vuole, la legge di stabilità finanziaria si può fare in una settimana/dieci giorni, poi però si vada subito alla verifica in Aula.
Il Quirinale ha fatto quel che poteva, e lo ringraziamo, soprattutto, per avere imposto che si mettessero prima in ordine i conti dello Stato. Ma fatta la legge trovato il trucchetto: la maggioranza ha previsto un mese di discussione, come se facesse ostruzionismo a se stessa. E tutto perché al presidente del Consiglio e ai suoi sodali si vuole dare il tempo di comprare il consenso di qualche peones parlamentare disposto a vendere la propria dignità. Questo è un mercato delle vacche di cui bisognerebbe vergognarsi di fronte al Paese.
Noi dell’Italia dei valori denunciamo tutto questo, perché è immorale tentare di costringere, convincere, magari pagando, senatori e deputati, a dare il loro voto ad un governo che non ha più la fiducia del Parlamento, ma che tenta di comprarla come fosse una merce qualsiasi.
(www.antoniodipietro.it)

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