lunedì 24 ottobre 2011

Caduto nel ridicolo





Quel che è successo ieri a Bruxelles è la goccia che fa traboccare il vaso. O almeno lo sarebbe in qualsiasi Paese civile e con ancora un briciolo di dignità.

L’Europa ride di noi. Ci tratta, per la seconda volta in pochi mesi, come degli irresponsabili mentecatti a cui bisogna ordinare punto per punto cosa fare e quando farlo. La risata di Merkel e Sarkozy insulta 60 milioni di italiani onesti facendo di tutta l'erba un fascio, ci colpisce tutti, si dovrà pagare un prezzo molto più alto per colpa dei ritardi del governo. Il nostro è un Paese serio, onesto e laborioso ma è diventato la burletta del mondo e il fanalino di coda dell’Europa per colpa di un satrapo gaudente e irresponsabile che ha lasciato marcire la situazione economica preoccupandosi solo dei suoi processi e dei suoi piaceri.

Ma il peggio, si sa, non ha mai fine. Stasera, nel consiglio dei ministri che dovrebbe varare l’ennesima manovra, inizierà il solito sconcio balletto, i veti incrociati, gli annunci a cui non seguirà nessun fatto. Tutto quello che sta portando al punto di non ritorno la nostra economia e la nostra immagine nel mondo.
Cosa aspetta il presidente della Repubblica a fermare questa giostra? Fino a che punto deve precipitare la situazione prima che qualcuno si decida a intervenire? (www.antoniodipietro.it)

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