martedì 25 ottobre 2011

Caro amico ti scrivo

Ad agosto Gheddafi scrisse a Berlusconi, definendolo un "amico". Lanciandogli un appello per uno stop alla guerra. A sostenerlo è il settimanale francese Paris-Match che pubblica sul suo sito una lettera scritta dal raìs, lo scorso 5 agosto, al premier italiano per chiedere di "fermare i bombardamenti che uccidono i nostri fratelli libici e i nostri bambini".

Nella lettera si legge: "Caro Silvio, sono rimasto sorpreso per l'atteggiamento di un amico con cui ho concluso un trattato di amicizia favorevole ai nostri due popoli. Avrei sperato che da parte tua ti interessassi almeno ai fatti e che tentassi una mediazione prima di dare il tuo sostegno a questa guerra".

"Non ti biasimo per ciò di cui non sei responsabile - aggiungeva il rais - perché so bene che non eri favorevole a quest'azione nefasta, che non fa onore a te e al popolo italiano. Ma credo che tu abbia ancora la possibilità di fare marcia indietro e di far prevalere l'interesse dei nostri popoli", auspicava il colonnello, che invitava il Cavaliere a parlare con i suoi alleati occidentali per fermare i bombardamenti che "uccidono i nostri fratelli libici e i nostri bambini".

Insomma, prima di morire catturato e ucciso quattro giorni fa a Sirte 1 il raìs provò ancora la carta della diplomazia. (REPUBBLICA)

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