venerdì 28 ottobre 2011

Le promesse pericolose (e irrealizzabili) di B.

Tutti stanno dicendo che la lettera di Berlusconi all’Europa è irrealizzabile. E io dico: meno male! Quello di cui ci lamentiamo noi dell’Italia dei Valori non è che la lettera non è realizzabile: è il suo contenuto, che è pericoloso per il Paese.
Bruxelles ha ragione quando ci dice di far quadrare i conti, ma quanto al dove prendere i soldi, in Italia ci sono mille rivoli e mille fonti dove andare a prenderli, basta pensare a tutti quelli che sono stati sprecati per andare a fare le guerre in giro per il mondo.
Stamattina, poi, Berlusconi ha dimostrato per l’ennesima volta di essere soltanto un giullare, quando ha detto che dopo il licenziamento ci sarà la cassa integrazione. O si è licenziati o si è cassintegrati, e il fatto che il presidente del Consiglio non lo sappia dice in che mani è il Paese.
A questo punto, per mettere il capo dello Stato in condizione di poter licenziare Berlusconi prima che sia troppo tardi, deve formarsi una maggioranza alternativa per dare fiducia a un governo incaricato di rifare la legge elettorale, perché andare a votare con questa sarebbe uno schiaffo in faccia ai cittadini, e di rispondere alle richieste europee con interventi che siano allo stesso tempo realizzabili ed equi, cioè che non incidano sulle solite fasce deboli del Paese. (www.antoniodipietro.it)


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