venerdì 14 ottobre 2011

Antonio Di Pietro : più pericoloso che patetico

Ma quale maggioranza? Dire che il governo ha una maggioranza è una di quelle barzellette sceme che al presidente del consiglio piace tanto raccontare.
Hanno raggiunto il numero legale solo grazie al fatto che i radicali cercavano un po’ di visibilità, dimenticando che ci sono momenti topici in cui bisogna assumersi responsabilità serie. Ma senza un vero numero legale non funzionano nemmeno le assemblee di condominio, figurarsi il Parlamento della Repubblica.
In secondo luogo i 316 voti che hanno raggranellato sono in buona misura voti comprati un tanto al chilo e quanto valgano politicamente lo vediamo dal 14 dicembre dell’anno scorso: niente, niente, niente.
In terzo luogo anche questa fiducia comprata coi soldi, le cariche o i ricatti traballa a ogni voto di più. Anche i parlamentari comprati si sanno fare quattro conti e iniziano a sentire fortissima la puzza del pesce marcio.
Ancora per questa volta hanno ritenuto conveniente tenere in vita artificiale il cadavere, ma già si stanno dando molto da fare per trovare altre vie di sopravvivenza. Il presidente del consiglio può cantare vittoria quanto gli pare, ma la sua festa è finita e lui è l’unico in tutto il mondo a non averlo ancora capito.
Il problema è che questo Paese è pieno di persone, soprattutto giovani, disperati e comprensibilmente molto arrabbiati. Per questo il tirare avanti ancora per un po’ del governo da un lato è patetico ma dall’altro è molto pericoloso. Perché quella rabbia può esplodere da un momento all’altro. Dunque bisogna fare il possibile perché il governo prenda atto di essere finito e se ne vada prima che ciò accada. (www.antoniodipietro.it)


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