domenica 30 ottobre 2011

Oltre la collina

Sono pienamente d’accordo con Alessandro Baricco nel suo intervento all’incontro della Stazione Leopolda e la ormai discreta collezione di interventi qui a Tempo Reale me lo conferma. Ci sono persone che vivono aggrappate a frasi fatte, formule standard, paure, slogan, sbarramenti culturali che è perfettamente inutile tentare di far riflettere e di convincere, così come loro rinunciano a convincere, rifugiandosi nell’iterazione di banalità sussiegose da “Giornale” o da “Foglio”. Non cambieranno mai idea perché non hanno idee proprie, ma pseudo idee mandate a memoria, come le lezioncine che la scolaretta Gelmini Mariastella ripete con lo stile del juke box. Vanno superate, per cercare oltre la soluzione alla tragedia del berlusconismo fallito e della inettitudine dell’opposizione di sinistra. Basta invocare le dimissioni di Berlusconi, che non darà mai perché deve difendere i propri interessi privati e sa che lasciare Palazzo Chigi lo lascerebbe nudo e mucillaginoso come una lumaca senza guscio. Berlusconi è il passato, è la sconfitta dell’Italia, è la cena di ieri sera, è il relitto che ancora galleggia soltanto perché è pieno di aria ma non naviga più, è qualcosa che non vive, ma sopravvive. Se ne andrà quando se ne andrà, è soltanto questione di tempo. Si deve invece ricominciare a vivere, in Italia, lasciando che i morti di questi ultimi vent’anni seppelliscano i morti e cercando idee politiche, non chiacchiere o vaffanculismi da teatro, per ricostruire la nazione e la sua amministrazione. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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