mercoledì 19 gennaio 2011
Sempre Ruby
Il presidente del Consiglio ha incassato questa mattina il rinvio a martedì prossimo della discussione alla Camera sul caso Ruby. Ma il materiale a disposizione dei pm non si limita a quanto trascritto negli atti inviati alla giunta per le autorizzazioni. Le telefonate tra la minorenne e il premier, infatti, sarebbero un centinaio. Ieri il presidente Napolitano in una nota ufficiale ripresa integralmente dall'Osservatore romano aveva parlato “di scelte politiche che possono essere compiute dal presidente del Consiglio“. Poi l'attacco di Avvenire, il quotidiano della Cei: “Chi ricopre incarichi pubblici deve essere sobrio e rispettare se stesso“. Eppure, di fronte al contenuto delle carte inviate dalla procura di Milano alla Camera, Berlusconi si è detto sicuro e tranquillo: “Dimettermi, siete matti? I giudici di Milano non hanno competenza, è solo un processo mediatico“. Ma, per quanto il Cavaliere possa minimizzare, nelle 389 pagine ci sono storie di orge, bunga bunga, ricatti, soldi e raggiri. Fede fa da cerimoniere e Nicole Minetti viene descritta come una protagonista dei sexy show. E oltre a Ruby che chiede 5 milioni per il suo silenzio, ci sono anche il direttore del Tg4 e Lele Mora che si accordano alle spalle del premier per spartirsi un prestito da 1,2 milioni. Dall'indagine emerge la figura di un primo ministro ricattabile. Una figura presa in giro dalle sue stesse ospiti che lo sfruttano il più possibile. (www.ilfattoquotidiano.it)
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