giovedì 27 novembre 2008

La social card

La Social card costerà «a regime 450 milioni di euro» l'anno e riguarderà «1.300.000 soggetti». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti illustrando a Palazzo Chigi la Carta per gli Acquisti. La "carta sociale" prende esempio dal Food Stamps Programm americano, attuato nel 1939-1943, ma poi riavviato nel 1961 «per iniziativa del partito democratico americano, durante la presidenza Kennedy» ha aggiunto il ministro dell'Economia. «L'accusa è che vogliamo identificare una classe sociale - afferma Tremonti - Assolutamente no».
- La social card spetta ai cittadini ultrasessantacinquenni e alle famiglie con figli piccoli (fino a tre anni) che abbiano un reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) fino a 6.000 euro. Per chi ha più di 70 anni la soglia di reddito isee che dà accesso alla carta acquisti è fino a 8.000 euro. Nel caso di più figli sotto i tre anni gli accrediti si sommano- ha aggiunto Tremonti.
La social card verrà ricaricata dallo Stato ogni mese per un importo di 40 euro più gli sconti delle catene commerciali convenzionate. Chi la riceverà entro il 31 dicembre avrà già un credito di 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. (CORRIERE DELLA SERA)


L’iniziativa del governo è lodevole quantomeno si viene incontro a 1.300.000 soggetti, anche se legittima è la sensazione di una discriminazione sociale. La perplessità è che Tremonti non ha indicato dove lo Stato preleverà i 450 milioni di euro, perché risorse sono state investite per l’Alitalia, l’Ici è stata cancellata, e altro per salvare qualche banca, questo per ricordare l’esborso più notevole.
Dove si continuerà a tagliare ? Qualcosa sarà prelevato dal fondo conti dormienti poi ? Oppure quale nuovo balzello ci ritroveremo a pagare con la solita arte del “ti do ma riprendo in diverso modo” !.

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