lunedì 22 marzo 2010
La pagella di Berluschino
Pagella dello scolaro Silvio Berlusconi nato a Milano
il 29 settembre 1936
anno scolastico 1946/47
Storia: Amante degli aneddoti incorre in strafalcioni imbarazzanti. Apprende il poco che sa non dai libri ma dai ragazzi più grandi (come Gelli, il ripetente della sez. P2). Da quando li frequenta accusa di comunismo chiunque non la pensi come lui.
Geografia: Mostra viva curiosità soprattutto verso paesi come Hong Kong, Antille Olandesi, Cayman, Lussemburgo, Svizzera, Portorico. E per altri che il docente ancora non è riuscito a decifrare dagli appunti del ragazzo.
Ed. Tecnica: Mediocre a causa dei pochi materiali di cui gode all'inizio dell'anno, in poco tempo dispone di un numero impressionante di matite e righe con le quali riesce a strappare la sufficienza. Interrogato più volte sulla loro provenienza, resta sempre nel vago alimentando i sospetti di un'origine illecita. Da approfondire i suoi rapporti con gli alunni Bontade, Mangano e Dell'Utri della sezione M.
Ed. Civica: Non presta alcuna attenzione. Durante le ore della materia si assenta dall'aula per trafficare con alcuni alunni della sezione M o per spiare le bambine da un foro da lui stesso praticato nel bagno femminile. Un disastro.
Religione: Finge interesse per la materia solo per ingraziarsi il docente in vista degli scrutini. Vede analogie inesistenti tra sé e il Cristo: si consiglia l'intervento di uno psicologo prima che tenti di camminare sulle acque.
Giudizio finale
Vive la scuola solo in funzione dell'elezione del capoclasse, momento per il quale profonde tutte le energie destinate allo studio per il quale non mostra alcuna inclinazione. Non c'è verso di interrogarlo: chiamato alla cattedra adduce le scuse più fantasiose parlando di legittimi impedimenti che costringono i docenti a rimandare sine die le interrogazioni. Nonostante il giudizio estremamente negativo la promozione è inevitabile per un incidente accaduto a dicembre: un bambino gli ha scaraventato un oggetto in faccia. Il visino sanguinante ha commosso i docenti che, nonostante i tanti dubbi sull'accaduto, gli hanno alzato la media. (SILVIO DI GIORGIO - IL MISFATTO -)
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