mercoledì 24 marzo 2010



ROMA - "Noi dobbiamo onorare la Costituzione anche rispettando tutte le istituzioni dello Stato democratico", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lasciando le Fosse Ardeatine dove ha presenziato la cerimonia di commemorazione delle 335 vittime dell'eccidio nazista del 24 marzo 1944 di cui ricorre oggi il 66esimo anniversario. Un richiamo esplicito, quello del capo dello Stato, agli attacchi ai giudici di questi giorni. E infatti poco dopo è l'Associazione nazionale magistrati a parlare. "Gli attacchi a una fondamentale istituzione dello Stato - scrive in una nota l'Anm - sono diventati talmente gravi e reiterati da non poter essere più affrontati sul piano di una difesa di categoria. Oggi il problema non è della magistratura, ma dell'intero Paese e delle sue istituzioni". Il sindacato dei giudici conclude dicendo che l'Anm "non si farà trascinare sul terreno di uno scontro politico che non appartiene all'istituzione che rappresenta e, quindi, si asterrà dal replicare a ulteriori attacchi che durante la campagna elettorale dovessero essere rivolti alla magistratura". (REPUBBLICA)

Chi si attendeva una presa di posizione netta di Napolitano, dopo l'ennesimo attacco di Berlusconi ai giudici, anche in veste di Presidente del CSM è rimasto deluso. Quest'uomo come al solito per non scontentare nessuno e quindi scontentare tutti, nelle sue dichiarazioni offre sempre un profilo equidistante nonostante il Duce dimostri disprezzo anche per lui.

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