venerdì 12 marzo 2010

Oggi “Il Fatto Quotidiano” rivela l’esistenza di sconcertanti intercettazioni che coinvolgono direttamente due dei massimi rappresentanti dell’informazione pubblica: il direttore del Tg 1, Augusto Minzolini, e il commissario dell’autorità per le Comunicazioni, Agcom, Giancarlo Innocenzi (ex deputato del Pdl). E’ bene precisare, da subito, che l’Agcom è, o meglio dovrebbe essere, il massimo organo di garanzia della pluralità e della trasparenza dell’informazione, specie quella pubblica della Rai, visto che è pagata direttamente e profumatamente dai cittadini italiani attraverso il canone.

Se le anticipazioni della delicata inchiesta giudiziaria in corso risulteranno vere e verranno riscontrate, avremo la prova documentale delle modalità con cui Berlusconi e la sua maggioranza parlamentare hanno invaso i canali di informazione della Rai ed hanno tentato di zittire quelle poche voci libere che ancora riescono a farsi sentire. Il riferimento è soprattutto ad AnnoZero, Report e Ballarò. E, quindi, avremo la riprova che ci troviamo di fronte ad un regime di tipo fascista che zittisce le voci del dissenso ed amplifica quelle del consenso mediatico a proprio favore con versioni false ed artificiose.

La storia è davvero squallida: si parla di un intreccio di rapporti personali e diretti fra il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il commissario Innocenzi per far chiudere dall’Agcom Anno Zero, in quanto Berlusconi non gradiva che in quella trasmissione gli italiani fossero informati sui suoi rapporti con personaggi legati alla criminalità mafiosa, Innocenzi si sarebbe attivato in tal senso. A sua volta, il direttore del Tg 1, Augusto Minzolini, avrebbe garantito a Berlusconi, su sollecitazione di quest’ultimo, editoriali per screditare il pentito di mafia che tirava in ballo Berlusconi (Spatuzza) e che avrebbe sparlato di alcuni magistrati che stavano svolgendo quell’indagine.

L’Italia dei Valori ha già depositato, il 9 marzo, un esposto alla Procura della Corte dei Continei confronti dei consiglieri di amministrazione di maggioranza della Rai e del direttore generale per danno erariale dovuto al crollo di share conseguente alla soppressione dei talk show. Non solo, sull’argomento l’Italia dei Valori ha anche depositato un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro dello Sviluppo economico.

Dopo i numeri dell’Agcom e le intercettazioni emerse tra Presidente del Consiglio, gli organi di controllo e i dirigenti del servizio pubblico, abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare a risposta immediata con la quale abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di venire subito a riferire in Aula su quanto ha combinato e, soprattutto, abbiamo chiesto le dimissioni sia del commissario Innocenzi sia del direttore del Tg 1, Augusto Minzolini. Sono dimissioni doverose, a prescindere dal risultato delle indagini della magistratura. Infatti anche se i fatti raccontati non avessero valenza penale rimarrebbero comunque una grave scorrettezza istituzionale, commessa da parte di due personaggi che rivestono ruoli pubblici e che sono tenuti: il primo, Minzolini, ad informare correttamente l’opinione pubblica per legge; il secondo, Innocenzi, a vigilare che il pluralismo e la correttezza dell’informazione vengano garantite.

Invece costoro hanno tradito il loro ruolo e svenduto la loro funzione. Per questo non sono degni di rimanere un minuto in più nell’incarico che attualmente ricoprono.



Domani, in piazza del Popolo, informeremo adeguatamente i cittadini anche di quest’altra grave menomazione alla nostra democrazia e inizieremo una raccolta di firme per chiedere che, al più presto, vengano revocati gli incarichi a Innocenzi e Minzolini.

Ci auguriamo anche che, questa volta, gli italiani non mettano la testa sotto la sabbia dell’informazione prezzolata, propinata da Berlusconi, e mandino a casa anche i mandanti e gli artefici di questo assassinio della democrazia: il signor Silvio Berlusconi e la sua banda.



Invito, quindi, tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione che si svolgerà domani, sabato 13 marzo, a Roma, alle ore 14,00, in piazza del Popolo.

Per chi non potesse scendere in piazza, trasmetteremo l'evento in diretta streaming dal mio blog www.antoniodipietro.it e dal sito www.italiadeivalori.it . I cittadini potranno interagire tra loro attraverso un’area dedicata alla manifestazione, mediante le piattaforme di Twitter. L’evento potrà essere seguito anche sul canale satellitare Sky 910 dalle 14,30. (www.antoniodipietro.it)

Nessun commento: