venerdì 4 marzo 2011

Consiglio di Stato : sulle tv il governo manipola le regole

I giudici dicono di no al ministro dello Sviluppo economico Romani che voleva escludere Sky dal digitale terrestre. Durissime le motivazioni, che ricordano come l'esecutivo sia intervenuto per cambiare le norme, già stabilite, dell'asta sulle frequenze televisive. Senza avere titolo per farlo

Il Consiglio di Stato ha bollato come “manipolativo” il tentativo del ministro dello Sviluppo economico di cambiare le regole del gioco nella gara per l'assegnazione delle nuove frequenze televisive. Un disperato tentativo di tenere Sky Italia al lontano dalla ricca torta del digitale terrestre favorendo così Mediaset, l'azienda del presidente del Consiglio. Ora Paolo Romani, il “ministro delle televisioni di B.”, è obbligato a inviare al commissario europeo per la Concorrenza Joaquin Almunia il bando di gara. Ed è meglio che si sbrighi, altrimenti i contribuenti italiani si troveranno a dover pagare qualche centinaio di milioni di euro per la procedura d'infrazione che Bruxelles ha aperto sulla legge Gasparri. Una “multa” evitabile solo se si allarga il mercato televisivo e se si supera il duopolio Rai-Mediaset permettendo l'ingresso di nuove emittenti. (www.ilfattoquotidiano.it)

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