venerdì 18 marzo 2011

Election day, assenze pesanti e il governo vince

Come in altre occasioni, anche sull’election day a far passare la linea della maggioranza, sono state le assenze dell’opposizione. Al voto c’erano tre mozioni che chiedevano l’accorpamento di amministrative e referendum. Nulla di vincolante, il governo avrebbe potuto proseguire dritto per la sua strada, ma un’opposizione compatta avrebbe dato un segnale importante. Invece, per 276 voti contrari e 275 favorevoli, l’affondo non è passato.

Il Pd se l’è presa con il deputato radicale Marco Beltrandi, uno dei contrari. È vero, il suo voto è stato decisivo, ma sarebbe bastata qualche defezione di meno per non finire ostaggi di un dissidente. Dieci in meno non sono pochi e, tolte le assenze giustificate da malattie (recita il comunicato diffuso ieri dal partito: Cinzia Capano, Marco Fedi, Angela Mastromauro, Olga D’Antona, Marilena Samperi, Pasquale Ciriello), per gli altri le scuse traballano.

C’è chi fa notare un problema nella gestione del gruppo: il presidente dei deputati Pd lunedì aveva inviato a tutti un sms in cui chiedeva di annullare tutti gli impegni, non tutti lo hanno ascoltato. Sandro Gozi, per esempio, imperterrito ha deciso di presenziare a “una causa civile presso il tribunale di Forlì”. Non era “rimandabile ulteriormente”, dice, ma nello stesso Pd sbottano: “Se Berlusconi rinvia i processi, rinviamoli anche noi!”. Lo stesso vale per Gianni Farina, dal notaio per un atto importante. “E lo rinvii!”, si inalberano dallo staff del partito. Piero Fassino è stato in Aula tutta la mattina, poi è corso a fare il candidato sindaco a Torino, ad una cerimonia per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Anche Marianna Madia ha partecipato ai lavori della mattina, poi pare abbia avuto un problema relativo alla gravidanza appena cominciata. Non pervenuto Giuliano Viola.

Futuro e Libertà non ha dato prova migliore: sei assenze su otto (Giulia Cosenza – che ha appena annunciato il rientro nel Pdl – Giulia Bongiorno, Francesco Divella, Chiara Moroni, Giorgio Conte e Mirko Tremaglia) “giustificate – dice il capogruppo Benedetto della Vedova – per una ragione o per l’altra: impegni presi preventivamente, malattie…”. Non si spiega invece l’assenza di Adolfo Urso e Enzo Raisi: “Per qualche fraintendimento sono arrivati tardi – aggiunge Della Vedova – me ne assumo la responsabilità”.

L’Idv si è presentata con meno due: Gaetano Porcino e Gabriele Cimadoro, entrambi giustificati per motivi di salute.

L’Udc perde 4 voti: Renzo Lusetti era in missione: “Ho fatto una corsa per rientrare, son tornato quasi in tempo, non ce l’ho fatta per venti secondi” si rammarica. Un lutto ha tenuto a casa Angelo Cera. Francesco Bosi e Domenico Zinzi assenti senza motivo: “Nessuna trama – dice l’Udc Roberto Rao – solo un po’ di disattenzione”. (Paola Zanca - IL FATTO QUOTIDIANO -)

La presunta opposizione si dimostra spesso stampella validissima del governo !

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