giovedì 31 marzo 2011

Quel che succede in Italia

Stamattina c’è stato un seguito alle vicende legate a La Russa di ieri, e ha coinvolto noi dell’Idv e il Pd. Si doveva votare sul verbale di quel che è accaduto ieri, e come al solito avevano scritto le cose al contrario di come erano avvenute. La Russa passava per vittima. Ha sfottuto e sfrugugliato chi stava facendo una manifestazione d’opposizione mettendoli in condizione di dover reagire, come quelli che provocano dicendo “Dai colpiscimi, colpiscimi”. Adesso vuol farsi passare per vittima mentre è solo un provocatore, come è sempre stato. Me lo ricordo questo signore, trent’anni fa e forse più. Io facevo il commissario di polizia. Lui faceva il picchiatore e io mi prendevo pure le botte per difenderlo. Tant’è che un giorno, per attaccarmi, mi ha detto “Zitto tu, commissario”. Ma zitto tu!!! Insomma, il verbale della seduta di ieri non riportava quel che era successo in aula, l’offesa di La Russa contro il Parlamento e contro il presidente della Camera quando c’ha mandato tutti "a quel paese". Ma siccome al momento del voto sul verbale non c’erano in aula sufficienti deputati della maggioranza, hanno chiamato il consiglio dei ministri che si stava svolgendo qui vicino. Hanno sospeso il consiglio e tutti i ministri si sono messi a correre per arrivare a Montecitorio. Ora, c’è chi ha il fisico e chi non ce l’ha. Aspetta un secondo, due secondi, un minuto, cinque minuti… ne arrivava in aula uno ogni tanto. Dopo un po’ abbiamo detto al presidente: “Insomma, qui c’è una votazione in corso. Dì chi ha votato e chi non ha votato”. Dopo aver dato abbondantemente tempo, Fini ha chiuso le votazioni e il processo verbale in cui La Russa passava da imputato a vittima non lo abbiamo approvato. Il ministro Alfano, che non era riuscito a votare perché era arrivato fuori tempo massimo, ci ha buttato addosso il tesserino parlamentare. Quando un governo si comporta così, vuol dire che sono venute a mancare le regole basilari della democrazia rappresentativa. Vuol dire che non ci sono più regole democratiche. Vuol dire che non ci sono più regole morali. Ora formalizzeremo una mozione per sfiduciare il ministro Alfano. Sarà del Pd e dell’idv ma spero che altre forze politiche si possano aggiungere, perché credo che in questo momento bisogna unire tutte le forze d’opposizione nel Paese, in difesa della democrazia. Siamo in un momento delicato. Può scoppiare la rivolta sociale anche da noi. Chi si arrabbia con i manifestanti che protestano non si rende conto dell’esasperazione a cui sta portando tutto questo mentre ci sono quattro milioni di poveri, giovani senza futuro, un mondo in guerra, una centrale nucleare che esplode e noi dobbiamo occuparci anche oggi e la settimana prossima di Berlusconi. Non se ne può più. Ma la fine degli imperi arriva sempre così: con gesti di violenza e di prepotenza. In questo momento, esponenti del governo stanno umiliando e offendendo il Parlamento. Mandano a quel paese il presidente della Camera. Buttano le loro schede di voto sui banchi dell’opposizione. Stanno commettendo azioni di repressione e di arroganza nei confronti sia del Parlamento, sia dei cittadini fuori perché vogliono lo scontro. Vogliono alimentare la violenza perché non vogliono che si discuta dei problemi reali: il lavoro, la violenza, la guerra in corso, la centrale nucleare in Giappone… Il parlamento deve essere occupato solo a sistemare il processino di Berlusconi. Credo che a questo punto la reazione legittima della piazza sia necessaria per far sloggiare dalle loro poltrone questi profittatori. L’Italia dei Valori aderisce quindi alla manifestazione “Notte bianca per la democrazia”, tra l’8 e il 9 aprile in piazza Navona a Roma e in tutta Italia. Ci prenotiamo immediatamanente. (www.antoniodipietro.it)


Caro Di Pietro credo che un pò di scontro fisico ora è d'uopo.

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