‘Rivendico la liberta’ di critica per un’indagine che si e’ dimostrata finora inadeguata. La magistratura non puo’ pretendere di avere, oltre all’immunita’ per i propri errori, il diritto di non vedere il proprio lavoro essere messo in discussione’. Cosi’ Daniela Santanche’, sottosegretario al Programma di governo, replica alla nota del procuratore capo di Bergamo,Massimo Meroni, in risposta alle critiche della deputata del Pdl sull’indagine per l’omicidio di Yara Gambirasio.
‘Mi sorprende che un alto rappresentante di questa casta – prosegue la Santanche’ – voglia zittire un rappresentante del governo, quando i suoi colleghi intervengono quotidianamente e pubblicamente su questioni politiche e legislative che non dovrebbero riguardarli. Adesso – conclude l’esponente del Pdl – mi aspetto che oltre al mio silenzio chieda anche le mie dimissioni’. La risposta è a quanto affermato nel pomeriggio dalla Procura della Repubblica di Bergamo, che nel pomeriggio aveva denunciato all’ANSA ‘L’assurdità e il livore che connotano tale dichiarazione sono tali che la stessa non meriterebbe alcun commento da parte della Procura di Bergamo, tuttavia sento il dovere di intervenire per evidenziare come, contrariamente a quanto sostenuto dall’autorevole esponente del governo, con il coordinamento del sostituto delegato per le indagini, le forze dell’ordine, la protezione civile, le polizie locali e migliaia di volontari, con un’abnegazione veramente fuori dal comune, si sono prodigati per mesi nella ricerca di Yara Gambirasio e contemporaneamente nell’individuazione dei responsabili di eventuali reati, utilizzando tutti gli strumenti anche tecnologici conosciuti.
Ovviamente la Procura di Bergamo ignora, in quanto utilizzate da altro ufficio di procura, quali siano state le ‘risorse e le tecnologie’ spese per indagare ‘sulle ragazze dell’ Olgettina’ ma, qualora l’On.Santanche’, che evidentemente ne e’ a conoscenza, vorra’ comunicarcelo, anche se oramai con ritardo, le assicuriamo che siamo pronti a fare altrettanto. Credo che l’on. Santanche’, di fronte a questo tragico evento, abbia perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto questo ufficio dal 26 novembre 2010′. (www.giornalettismo.com)
Fatto salvo il diritto di chiunque ad esprimere un' opinione, il problema è chi la esprime. La Santanchè ormai ha perso ogni credibilità, è annebbiata dall'odio nei confronti di chi critica o sbeffeggia il padrone (e il nano ce la mette tutta per farsi sbeffeggiare), e i suoi modi "sguaiati" stanno sulle scatole a molti.
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