domenica 20 novembre 2011

Alla minzo di cane





Povero Minzoletto, proprio nun ce vo’ sta’. Il suo ormai patetico TGUno delle 20 annuncia con un bel cartello che questo fottutissimo “spread”, il differenziale punitivo che l’Italia deve pagare rispetto ai panzer tedeschi per vendere i propri Buoni del Tesoro Pluriennali dopo il naufragio del berlusconismo, è sceso dopo la fiducia a Monti, ma di pochino pochino, chiudendo a 501 punti (5,01%). Magari salirà o scenderà ancora perché nessuno, contrariamente alle balle che vi raccontano i “boia chi molla” del foglismo-sallustismo, ripeto, nessuno controlla i mercati finanziari, ma questa è proprio grossa. Dovevano avere li gombuter incriccati nella redazione del Minzculpop in agonia, perché il dato è assai diverso. Urge che al più presto il povero direttorissimo rimasto orfano della voce del padrone, le sue farfalline, i suoi farfallini e le sue carte di credito allegre vengano assorbiti in qualche azienda della loro casa madre, a Mediaset o Finivest. Rigurgitare opinioni alla minzo di cane è un conto, Ma dare cifre false, verificabili con un clicchetto, no. A proposito del “noi non c’entriamo con lo spread”. Dai 575 punti del picco il 9 novembre, nel momento del massimo caos creato dalle dimissioni con l’elastico di Silvio alla fiducia per il nuovo governo, ai 467 di ieri (non 501, a’ Minzo, svejate che a’ guera è finita) il fottutissimo spread è sceso di 108 punti. Esattamente come era stato previsto. (PS: Anch’io non avevo capito bene da dove fosse venuta quella cifra sballata data dall’orrido TG. Era il valore di apertura del mercato, alla mattina. Peccato che lo stesso TG vada in onda, in diretta alle 20, quando i mercati europei hanno già chiuso da ore e lo spread era sceso. Piccoli, ridicoli magliari che sferruzzano le loro palle per imbrogliare le anime semplici che li guardano credendo a quello che dicono. Notizie false. Mascalzoni autentici). (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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