La Rai rinuncia al calcio. Il rischio c'è: deciderà fra domani e dopodomani il cda di viale Mazzini. In tempi di crisi, si vuole risparmiare. Come noto, la Rai ha fatto un'offerta al ribasso per i diritti in chiaro dal 2012 al 2015 e adesso con la Lega di serie A sono aperte le trattative private: ma alcuni consiglieri Rai vorrebbero spacchettare il prodotto, facendo un'offerta, al ribasso ovviamente, solo per la Domenica Sportiva e per la Giostra del gol (che va su rai International ed è seguita da milioni di italiani all'estero, dagli Usa all'Australia). Niente, insomma, Stadio Sprint. Niente Novantesimo Minuto, una delle trasmissioni-cult della Rai, in onda dal 27 settembre 1970 e che ha avuto tantitissimi volti noti (Valenti, Barendson, Maffei, Galeazzi, Tosatti, eccetera). Niente da fare: sarà una battaglia cercare di convincere i membri, almeno alcuni, del cda a fare un'offerta per tutto il pacchetto del calcio in chiaro. Tra l'altro, la Rai il prossimo anno avrà solo i secondi diritti dell'Olimpiade di Londra (massimo 200 ore), non avrà più i diritti della Champions (solo Sky, a pagamento, e Mediaset, in chiaro) e in futuro addio alle Olimpiadi di Sochi e quelle estive di Rio. Non si sa nemmeno se la Rai riuscirà a salvare i diritti della Coppa Italia dal 2012: in corsa dovrebbero esserci anche Sky e Mediaset. Addio Rai: una volta lo chiamavano servizio pubblico... (Fulvio Bianchi - REPUBBLICA -)
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