martedì 22 novembre 2011

Nessun trombato e nessun corrotto


L'assenza di esponenti politici nel governo Monti, secondo noi dell'Italia dei Valori, non è una faccenda trascurabile. E' il cuore stesso della sua identità. Solo perché non ci stanno i politici dentro si può credere che questo non sia un governo dell'inciucio e delle alleanze contronatura.
Io penso che sia per questa ragione che è stato accolto favorevolmente dai cittadini, che altrimenti avrebbero subito pensato alla manovra dei soliti politici per evitare le elezioni, salvarsi il posto e mantenere le cose esattamente come stavano prima, facendo finta di cambiare tutto.

Per questo, nel dibattito sulla fiducia, mi sono apertamente complimentato con il nuovo presidente del Consiglio per aver evitato di cadere in quella trappola. Ma girano adesso voci allarmanti. Sembra che quel che è stato messo fuori dalla porta voglia rientrare dalla finestra, e che i politici trombati, come conigli dal cappello del prestigiatore, salterebbero di nuovo fuori in veste di sottosegretari.
Voglio dire apertamente e onestamente a Mario Monti che sarebbe un passo falso. Vorrebbe dire partire col piede sbagliato, deludere subito buona parte delle aspettative che il popolo italiano ha riposto in lui. E io temo anche che, con i politici dentro, gli impegni di questo governo contro la casta diventerebbero subito molto meno credibili.
Invece quell'impegno deve essere messo al primo posto. Non c'è un solo partito, tranne il nostro, che non abbia guai con la giustizia, che non conti qualche suo importante esponente sotto inchiesta per reati gravissimi. Questo è il cuore del degrado non solo etico, morale e politico delle nostre istituzioni, ma anche di quello economico di tutto il Paese. Perché la corruzione è un cancro che blocca e impedisce lo sviluppo.

Noi dell'Italia dei Valori, che da questi scandali non siamo stati né toccati né sfiorati, abbiamo da molto tempo avanzato tre proposte precise che sarebbero la base per un vero tentativo di fare piazza pulita dei corrotti e anche dei corruttori.

Uno: rendere ineleggibili i condannnati.
Due: i rinviati a giudizio per gravi reati non possono assumere incarichi di governo, né a livello centrale, né a livello locale.
Tre: vietare la partecipazione alle gare d'appalto per le aziende condannate.

Finché c'era Berlusconi di queste proposte è chiaro che non se ne poteva nemmeno parlare. Mica poteva darsi la zappa sui piedi! Ma adesso Berlusconi non c'è più. Adesso c'è un governo che ha promesso di cambiare strada e che, soprattutto se non imbarcherà i politici trombati all'ultimo minuto, ha anche la forza di farlo.
E allora, senza perdere tempo col manuale Cencelli applicato ai sottosegretari, prenda subito il toro per le corna e parta da questa nostra proposta di legge. (www.antoniodipietro.it)

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