mercoledì 16 novembre 2011

Governo Monti : Si, ma non entriamo in maggioranza

Il governo Monti, che si è formato oggi, ha le professionalità per lavorare meglio facendo di più. Ma vorremmo capire al più presto cosa intende fare, e se intende agire con più giustizia sociale ed equità rispetto alle poltiche del passato. E' per questa ragione che noi daremo sì la fiducia affinchè si formi un governo, fondamentale in questa fase, ma non entreremo nella maggioranza: non esiste una maggioranza parlamentare, e tra le figure di sottosegretari e quant'altro non troverete personaggi chiesti, imposti o richiesti da IdV. Esiste un governo del Presidente, fortemente voluto da Giorgio Napolitano, composto da persone competenti. Mi dispiace non vedere rappresentate le fasce sociali più deboli: le forti personalità che compongono questo governo hanno tutte dei curricula importanti. Tra quei cv, ci sono storie di persone legate ai poteri forti, ma anche molto qualificate. Da una parte quindi sappiamo che possono svolgere bene il loro lavoro, ma quegli stessi curricula possono metterli in conflitto di interessi con l'attività di governo. Voglio confidare che la loro serietà li metta in condizione di lavorare per tutte le fasce sociali.

In questo governo Monti, proprio l'alta competenza dei ministri sarà garanzia che le cose veranno fatte, perchè non ci sarà più la scusa dell'incompetenza e dell'incapacità. Ma noi vigileremo che le riforme vengano realizzate nell'interesse di tutti: sapendo che hanno le capacità e le qualità necessarie, vogliamo adesso vederli all'opera questi ministri. Resteremo in attesa che questo governo mostri quello che ha promesso, nell'interesse di tutti.

E' con questo spirito che noi rappresenteremo in Parlamento quella parte del popolo italiano che non intende innamorarsi solo dei curriculum vitae: saranno anzi, semmai, i neo-ministri a dover dimostrare che non sono causa di un conflitto di interessi delicato e pervasivo. E rappresemteremo anche quei cittadini che hanno chiesto di cambiare la legge elettorale e che ci sia un Parlamento eletto dal popolo. Superata questa emergenza (e le emergenze sono tali se sono a tempo limitato), bisogna munirsi di una nuova legge elettorale e tornare al voto. Noi saremo sentinelle nel Parlamento degli atti che si faranno, e dei diritti dei cittadini che chiedono a gran voce un nuovo sistema elettorale. (www.antoniodipietro.it)

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