venerdì 26 agosto 2011

Il governo cancella i referendum di giugno





Il problema, con il governo Berlusconi, è che non puoi distrarti un attimo che quelli già stanno provando a fregarti di nuovo. L’ultimo (in ordine di tempo, s’intende) è il tentativo di approfittare dell’emergenza per cestinare lo scomodo risultato del referendum di giugno sui beni pubblici.
La manovra prevede infatti la privatizzazione a passo di carica di tutti i servizi pubblici, tranne uno, giustappunto l’acqua. Tra cancellazione degli affidamenti diretti (da realizzarsi a tamburo più che battente, roba di pochi mesi), eliminazione delle società miste (sempre di corsa per tagliare il traguardo entro l’anno prossimo) e incentivi ai Comuni che cedono i servizi ai privati non si esagera nemmeno un po’ affermando che la manovra maschera una gigantesca e complessiva privatizzazione di tutti i servizi pubblici.
Ah no, replica fiero e indignato il governo. L’acqua e gli altri beni pubblici essenziali sono salvi, e con loro anche il rispetto del referendum e di conseguenza della Costituzione. Peccato che sia l’ennesima bugia. Prima di tutto perché uno dei quesiti alludeva esplicitamente a “tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica. In secondo luogo perché, come segnala oggi sull’ Unità Alberto Lucarelli, “l’insidia si nasconde in un piccolo comma: quello che reintroduce la distinzione tra la proprietà e la gestione del servizio idrico”.
La conclusione s’impone da sé: non solo questo governo è incapace di partorire una strategia in grado di fronteggiare l’emergenza economica. Non solo, quando ci prova, trova rimedi peggiori del male, iniqui e pure controproducenti, ma non resiste alla tentazione di sfruttare l’occasione, come un ladro nella notte, per cercare di imporre decisioni ideologiche come l’eliminazione dell’art. 18 o come questa ciclopica privatizzazione decisa alla chetichella.
Ma se, come siamo riusciti a fare con i referendum, gli si tengono i riflettori puntati addosso non ce la faranno nemmeno questa volta. (www.antoniodipietro.it)


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