Domani l’Italia dei Valori parteciperà in maniera convinta allo sciopero generale indetto dalla Cgil. Anche in questa occasione abbiamo constatato che questo governo sa fare una cosa sola: mortificare il lavoro e criminalizzare i lavoratori.
Il tentativo di modificare con l’art. 8 del decreto l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori introducendo di fatto la libertà di licenziare “in deroga” alla legge, cioè la libertà di fregarsene della legge, è un’umiliazione dei lavoratori e un passo indietro enorme nella strada dei diritti e delle libertà fondamentali. Esistono infatti diritti acquisiti fondamentali e i rapporti di lavoro devono articolarsi intorno ad essi, non alle loro spalle.
Questo sfregio al lavoro e ai diritti dei lavoratori non ha nulla a che vedere con la necessità sacrosanta di risanare i conti pubblici. Con la manovra non c’azzecca niente. E’ un colpo di mano inserito nel decreto approfittando vigliaccamente, per colpire i lavoratori, dell’emergenza provocata tra l’altro sempre da questo governo di incapaci.
La sola cosa che questo governo poteva fare di buono era andarsene al mare e lasciar fare la manovra a noi, che avremmo fatto pagare chi non lo aveva mai fatto. A cominciare dalla casta e dagli evasori che il governo e la maggioranza fingono di voler colpire mentre invece, come si è visto ieri al Senato, intendono come sempre difenderli e permettergli di continuare a derubare il Paese.
Ma del Paese non gli è mai importato niente e dunque sono rimasti a occupare il governo e a fare danni che sarà sempre più difficile riparare. Per questo noi oggi ci appelliamo al Capo dello Stato perché mandi a casa questa classe politica squalificata, questo governo e prima di tutti questo presidente del consiglio. Prima ce ne liberiamo, meglio è. (www.antoniodipietro.it)
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