martedì 6 settembre 2011

Ex ministro Visco : l'Europa ci disprezza, siamo al disastro





''Il Governo se ne deve andare. I mercati stanno cercando di farlo dimettere''. Cosi' l'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, intervenuto a ''24 Mattino'' su Radio 24 ha parlato della situazione finanziaria e della manovra.

''La cosa piu' terribile che uno vede in questi giorni sentendo i commenti all'estero e' il disprezzo e gli insulti espliciti che ormai dedicano all'Italia e al suo presidente del Consiglio. I mercati dicono che con questa gente non si va lontano''. L'ex ministro, riferendosi al Workshop Ambrosetti tenutosi a Cernobbio pochi giorni fa, ha aggiunto: ''C'erano economisti che dicevano proprio questo. E lo dicevano senza eufemismi, senza mezzi termini''.

Visco ha poi commentato la manovra rispondendo cosi' alla domanda se in alcune misure adottate riconosca la sua filosofia politica: ''Io cercavo di manifestare maggiore professionalita'. Non mi identifico in nessun modo in questa manovra, c'erano degli aspetti che riprendevano misure del passato di nostri governi, come le misure contro l'evasione o presunte tali. Ma le differenze sono sostanziali: questa manovra e' contraddittoria, confusa, mutevole e non convincente. L'intervento di Napolitano - ha aggiunto - e' chiarissimo. Il presidente e' una persona che si rende conto che i mercati non sono convinti e che continuano a spararci addosso e a punirci. Siamo al disastro''.

Per Visco pero' e' sbagliato il paragone tra Grecia e Italia fatto da Angela Merkel: ''La Merkel ha dimostrato che ne capisce poco, non e' cosi' - ha detto Visco -. Noi non siamo ne' la Grecia ne' la Spagna, siamo meglio, ma se siamo gestiti male finiamo anche peggio perche' siamo piu' grandi e con maggiore debito''.

Infine a chi lo accusa di essere colui che ha messo le mani nelle tasche degli italiani Visco replica: ''Io sono l'unico che le tasse le ha tolte. Per ridurle pero' dovevo farle pagare un po' a chi non le pagava. Poi si creano fantasie e miti. Anche sull'Irap: si da' il caso che i governi che erano contrari all'Irap sono stati al potere per dieci anni, hanno sempre detto che volevano abolirla e non l'hanno mai abolita. Dal punto di vista tecnico sfido chiunque a trovare a livello mondiale qualche economista esperto di tassazione che non apprezza l'Irap. Solo in Italia, proprio perche' da noi non c'e' cultura economica, e' stata pompata una campagna contro''. (WALL STREET ITALIA)

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