domenica 11 settembre 2011

Il vigliacco





Il presidente del consiglio non aveva nessunissimo impegno istituzionale per martedì prossimo, quando avrebbe dovuto incontrare i pm che indagano sulle attività e i sospetti ricatti della coppietta Lavitola-Tarantini. Se l'è inventato apposta per sfuggire ancora una volta ai magistrati. Ha scritto lui al presidente della Commissione europea Barroso, chiedendo di essere ricevuto proprio quel giorno.

Immagino quanto debba essere imbarazzante per i vertici della Ue dover tenere bordone a un uomo che vuole usare le istituzioni europee come fa da anni con quelle italiane, per ostacolare la giustizia e sottrarsi alle sue responsabilità. Immagino pure quanto danno stia facendo un presidente del consiglio in fuga perenne all'immagine del Paese.

Ma a Berlusconi di tutte queste faccende, degli interessi del Paese, dei guai dei suoi concittadini, del disastro economico in cui ci troviamo, non gliene importa proprio niente. La sola cosa che conta per lui è scappare dalle sue responsabilità personali, penali e anche politiche. Come non si presenta dai giudici, così non si presenta in Parlamento quando viene votata la manovra che renderà la vita molto più difficile a tanta povera gente. E' un vigliacco che non vuole rispondere mai di quello che fa perché si ritiene al di sopra della legge e non vuole nemmeno che la sua immagine sia legata alla scellerata manovra che porta la sua firma.

Un presidente del consiglio che passa il tempo a fuggire, che mentre il Paese frana passa ore al telefono con torbidi ricattatori e addirittura gli consiglia di darsi latitanti, che usa le istituzioni europee come un nascondiglio, è un pericolo pubblico. La sua permanenza al governo ci rende non credibili agli occhi del mondo, delle istituzioni internazionali e dei mercati. Ma quella mancanza di credibilità non la pagano Berlusconi, i suoi ministri-maggiordomi o i suoi parlamentari pagati: la paghiamo tutti noi, la pagano i cittadini.

E' ora che chi ne ha la responsabilità istituzionale, il presidente della Repubblica, prenda atto del danno immenso che crea un presidente del consiglio che pensa solo a scappare e a nascondersi e si assuma la responsabilità di agire di conseguenza, sciogliendo le camere. (www.antoniodipietro.it)

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