lunedì 5 settembre 2011
Cartier abbandona la padrona
Chi, in questi giorni, ha bazzicato nel lecchese e in tutti quei paeselli che si lambiscono andando in direzione lago di Como, non gli sarà certamente sfuggito un particolare che si ripete con insistenza lungo le strade di tutto il circondario. Ogni paese, da Calolziocorte fino a Lecco, da Olginate fino a Garlate e via via, era invaso da particolari volantini, affissi in ogni dove, su tutti i pali della segnaletica stradale o dell'illuminazione, per chilometri e chilometri. "Il 31 agosto si è smarrita una piccola cagnolina. Si trovava in zona Folla, Cornello, Somasca. Chi lo trovasse telefoni in qualsiasi orario ai numeri 335/280150 oppure 335/6533300. Lauta ricompensa". Questo il messaggio che si ripete, accompagnato anche da una foto in posa del cane. E per non tralasciare i dettagli più rilevanti: il nome del cane disperatamente smarrito è Cartier. Giusto in tema con il "lauto compenso" promesso in caso di ritrovamento. Ora, con tutto il rispetto per l'animale, ciò che ha fatto chiaccherare tutto il lecchese è stato un altro particolare della storia. Più che la piccola cagnatta, l'oggetto del gossip è stata la sua apprensiva padroncina. Di chi stiamo parlando? Della nota ministra Michela Vittoria Brambilla che, a Calolziocorte, vive da sempre.
Disperata ricerca - La rossa ministra era così in ansia che non si è curata del fatto che i volantini di cui ha tappezzato le strade, fossero del tutto abusivi e ora, insieme al lauto compenso per Cartier in caso di ritrovamento (glielo auguriamo), dovrà anche pagare una multa salata. Non è finita, pare che la Brambilla, per appendere i manifesti, abbia sguinzagliato una serie di suoi collaboratori e stagisti in cerca del cane e abbia ingaggiato una "squadra" di detective privati. Insomma un'unità di emergenza composta da: detective salva cuccioli - due professionisti e un setter irlandese specializzati nella ricerca di animali smarriti attraverso infrarossi, luminol tecniche da Csi - decine di volontari e lei stessa - sia chiaro, impegni istituzionali permettendo.
(LIBERO)
Ci auguriamo che il tutto sia esclusivamente a spese del ministro e non si scopra poi che il cane era istituzionale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento