martedì 27 marzo 2012
Il sobrio "unto del Signore"
Altro che sobrio. Alla prova del nove Mario Monti dimostra la stessa arroganza, la stessa presunzione e la stessa mancanza di rispetto per la democrazia del suo predecessore. Anche lui, evidentemente, si sente l’unto del signore. Un unto sobrio, ma sempre unto.
Non è più solo la Cgil a chiedergli di rinunciare alla cancellazione di fatto dell’art.18, che ferisce i lavoratori e non comporta alcun vantaggio per l’economia. E’ la stragrande maggioranza del Paese. Invece di rispondere con umiltà e argomenti concreti, Monti replica dicendo una cosa saccente, professorale e antidemocratica.
Il Paese ha già dimostrato di essere pronto a sopportare molti sacrifici, anche quelli iniqui e ingiusti imposti dal suo governo. Adesso sono proprio Monti e i ministri che si devono dimostrare pronti ad accettare le regole della democrazia senza bizze e senza battere i pugni sul tavolo.
Non è Monti che deve giudicare il Paese, sono i cittadini che devono giudicare l’operato del governo e se del caso mandarlo a casa. Capisco che, per chi è arrivato al governo senza essere stato eletto da nessuno, possa risultare difficile, ma in democrazia funziona così. (www.antoniodipietro.it)
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