venerdì 23 marzo 2012

Santoro amarcord, ospita "mostri" di Tangentopoli


Amarcord Tangentopoli, ieri sera da Santoro. Scenografia lugubre, con un duplice ritratto dell'ex leader socialista Bettino Craxi a dominare lo studio di "Servizio pubblico" nel quale sedevano i suoi "carnefici" dell'ex pool di Manipulite. Un parterre fatto dai giudici "monstre" (o mostri) della magistratura manettara: Antonio Di Pietro (ripresosi in tempi record dall'intervento chirurgico al cuore della scorsa settimana), accompagnato dai fidi colleghi Gherardo Colombo (oggi datosi all'editoria) e Piercamillo Davigo (tuttora in servizio effettivo al Tribunale di Milano). Accanto a loro, l'ex della politica Clemente Mastella, passato alla storia recente della politica italiana per aver fatto cadere il secondo governo Berlusconi, aprendo la strada al ritorno di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Sullo schermo, le immagini della pseudo-Tangentopoli della Regione Lombardia. Per dire una cosa che alla sinistra piace tanto: che, dai tempi di Tangentopoli, nulla è cambiato. (LIBERO)

....ma un amico di Libero nonchè ex direttore, nel 1992 la pensava così :

« Ammesso e non concesso che un magistrato abbia sbagliato, ecceduto, ciò non deve autorizzare i ladri e i tifosi dei ladri... gli avvoltoi del garantismo... a gettare anche la più piccola ombra sulla lodevole e mai sufficientemente applaudita attività dei Borrelli e dei Di Pietro »

« Mai provvedimento giudiziario fu più popolare, più atteso, quasi liberatorio di questo firmato contro Craxi (il primo avviso di garanzia, nda) ... Di Pietro non si è lasciato intimidire dalle critiche, dalle minacce di mezzo mondo politico (diciamo pure del regime putrido di cui l'appesantito Bettino è campione suonato)... Ha colpito senza fretta, nessuna impazienza di finire sui giornali per raccogliere altra gloria. Craxi ha commesso l'errore... di spacciare i compagni suicidi (per la vergogna di essere stati colti con le mani nel sacco) come vittime di complotti antisocialisti... È una menzogna, onorevole! » (Vittorio Feltri, all'epoca direttore de l'Indipendente)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un uomo di parte come Santoro come può creare credibilità, è un uomo pieno di astio. Travaglio "un nessuno" con quel risolino sfottente, ma cosa ha fatto come pseudogiornalista e quali articoli importanti ha scritto prima di andare da Santoro.