venerdì 13 aprile 2012

Sciò sciò ciucciuè

Si ha quasi l’impressione che qualcuno si rallegri del fatto che lo spread non riesca a scendere a quote di sicurezza, ballonzolando a rimorchio della sempre disastrosa Spagna (dove un governo democraticamente eletto con ampia maggioranza grazie al solito harakiri della sinistra indignada “mi fanno schifo tutti” sta facendo pure peggio dei nostri “tennici” come dicono in Lombardia). Il temporaneo ritorno a “quota 400″ ha scatenato orge di commenti e interventi, non soltanto di bloggers, ma di editorialisti ufficiali, sul motivo del “ve l’avevo detto”, con toni grottescamente entusiastici, da tifosi della Lazio che vedono la Roma crollare o viceversa. Vorrei soltanto fare notare, sommessamente, pacatamente, sobriamente, democraticamente, sindacalmente, neoliberisticamente, trilateralmente e laicamente, che i profeti del “ve l’avevo detto io” corrono sempre il rischio di passare, più che da profeti, da iettatori. Che cos’è infatti il cosiddetto “iettatore” se non un poveraccio che aveva detto “quella casa crolla” poco prima che la casa crollasse? La sola previsione che osai fare, nelle ore dell’agonia del decomposto governo Berlusconi fu quella alla quale rimango purtroppo fedele: la convalescenza sarebbe stata lunga e dolorosa, chiunque avesse ereditato quel lazzaretto chiamato Italia. E questa è la ragione per la quale nessun partito vuole assumersi la responsabilità del clisterone, né quella attruppati insieme nella ammucchiata della maggioranza, né quelli come la Lega o “Noi dell’Italia dei Valori” che fingono di stare all’opposizione per non assumersi nessuna responsabilità decisionale e fare il gioco del “camion scopa” al Giro di Italia, e raccattare i caduti e i feriti per le prossime elezioni. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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