domenica 1 aprile 2012

I dispersi



Tecnicamente parlando, la questione dei “dispersi” (altri li chiamano “esodati” ripugnante neologismo del politichese italiano) nell’ isola deserta come il Tom Hanks di “Castaway”, gettati via fra prepensionamenti e pensione è stato un errore colossale di questo governo tecnico, perché ogni legge o provvedimento che abbia valore retroattivo e violi un contratto è comunque inammissibile e questo è soltanto disumano senza neppure servire a far cassa. Un conto è dire “andrete in pensione più tardi” a chi ancora è al lavoro, che è doloroso, ma almeno riguarda il futuro dunque teoricamente permette qualche preparazione e progettazione di vita alternativa. Un altro è cambiare il passato e violare un patto solenne, togliendo la terra sotto i piedi. Ma se i contabili hanno sbagliato (o ignorato, peggio) i conti, ancora più tragico è stato l’errore dei partiti politici che sottendono il governo. Spettava a loro, di destra o di non destra che fossero, che sicuramente hanno tra i propri elettori migliaia di questi “Tom Hanks” abbandonati a se stessi, far notare ai professori e ai contabili che le nuove norme avrebbero buttato a mare decine, o centinaia di migliaia di persone nell’età più critica. Per questo sono cosiddetti “esponenti politici” e non commercialisti o ragionieri. Verrà sicuramente messa un pezza a colore su questo strappo, ma quanto è avvenuto è la dimostrazione di come i partiti cosiddetti di massa, della non sinistra come della non destra, abbiano perduto ormai il contatto con quelle parti di popolo che dicono di rappresentare e che, evidentemente, non conoscono nemmeno più, se non quando devo andare a raccattare i loro voti. (Vittorio Zucconi http://zucconi.blogautore.repubblica.it/)

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