giovedì 7 gennaio 2010

Oggi a Reggio Emilia ricorreva il 213° anniversario della bandiera italiana, il nostro segretario provinciale Liana Barbati, che ricopre anche la carica di vice sindaco, ha partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera e dell’inno nazionale poi, al momento dell’intervento del Presidente del Senato sulla Costituzione, è andata via.
L’Italia dei Valori non accetta lezioni sulla Costituzione impartite da membri di una coalizione che si è data come primo obiettivo lo stravolgimento irriverente della Carta Costituzionale senza alcun rispetto per lo Stato e le istituzioni. Alla manifestazione, in piazza, c’era anche Beppe Grillo che ha incalzato il Presidente del Senato perché una legge di iniziativa popolare, sostenuta da oltre 350 mila firme, giace da quasi due anni in Commissione Affari Costituzionali del Senato senza, apparentemente, alcun interessamento da parte dei partiti. Dico: “apparente” perché non condivido le dichiarazioni del Presidente del Senato volutamente inesatte. Infatti quando il senatore Schifani oggi ha detto: “la mia convinzione personale è che i disegni di iniziativa popolare non avendo in Parlamento una matrice politica possano correre il rischio di non essere spinti da gruppi parlamentari o dalla politica stessa” ha mentito volutamente facendo dell' "erba un fascio" poichè Italia dei Valori è stato l’unico partito ad appoggiare la raccolta firme e a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare. La proposta prevede: la non candidabilità di persone con sentenza passata in giudicato; il limite delle due legislature; il ripristino del voto di preferenza da parte dei cittadini.
I senatori Felice Belisario e Pancho Pardi dell’Italia dei Valori fanno parte della Commissione Affari Costituzionali. Entrambi hanno sollecitato, in più occasioni (leggi "Dalla parte della società civile") e formalmente (leggi la lettera in cui lo stesso Presidente del Senato è in copia), il senatore Vizzini, presidente della Commissione, per una calendarizzazione della discussione della proposta. In effetti l’inizio della discussione c’è stata, ma solo l’inizio, il resto non si è visto. Ribadisco al senatore Schifani, e rassicuro Beppe Grillo ed i 350 mila cittadini firmatari (tra questi, naturalmente c’è anche il sottoscritto ), che faremo il possibile per vigilare, come abbiamo fatto finora, sull’avanzamento dell’iter della proposta. E vigileremo affinché non venga stravolta dalle logiche partitiche e dall’istinto di conservazione della Casta.
Di fronte al volere popolare, come sempre abbiamo fatto, siamo pronti a fare un passo indietro, perché questo è il dovere di un politico.

PS: sabato alle ore 14:00 sarò a Milano in Piazza Cordusio angolo Via dei Mercanti per manifestare insieme all’associazione Qui Milano Libera e alla società civile contro l’intenzione del sindaco Moratti di dedicare una via a Bettino Craxi, politico, corrotto e latitante della Prima Repubblica. (www.antoniodipietro.it)

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