martedì 10 agosto 2010



Fu costretto alle dimissioni perché gli comprarono casa a sua insaputa. Ma l'ex ministro dello Sviluppo economico non ha perso il suo potere nel feudo ligure e nel partito. Si è chiuso nella sua villa di Imperia e ha fatto la conta di amici e nemici. Ne è uscita la fondazione Cristoforo Colombo: sulla carta "un luogo di elaborazione culturale e politica". Di fatto, uno strumento per radunare fedelissimi e simpatizzanti, da Antonio Martino a Giuliano Urbani. Sessanta parlamentari del Popolo della libertà hanno già aderito: "Siamo il doppio dei finiani". Insomma, mentre tutto il Pdl chiede le dimissioni di Fini da presidente della Camera per i sospetti sull'affaire dell'appartamento a Montecarlo, le certezze sull'abitazione con vista sul Colosseo pagata dalla cricca, nel movimento di Berlusconi, finiscono per fare curriculum. E ora il premier, nell'annunciata riorganizzazione del suo stato maggiore, deve tenere conto di molti centri di potere. Compreso quello di Claudio "u ministru". (www.ilfattoquotidiano.it)

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