venerdì 6 agosto 2010


Il primo agosto le Nazioni Unite hanno approvato la Convenzione che vieta uso, produzione e stoccaggio delle cosiddette cluster munitions. Si tratta di bombe che contengono altre bombe. Fino a 150 frammenti. Ordigni colorati per incuriosire chi fruga fra le macerie o le ritrova fra l'erba dei campi. Appena sfiorati esplodono “più efficaci delle mine antiuomo”. Il documento è stato siglato da una trentina di paesi fra cui però non figura l'Italia, grande produttore di questo tipo di armamenti. Ma neanche gli Stati Uniti, la Cina, la Russia e Israele. Eppure, appena due anni fa, il nostro Paese aveva preso l'impegno solenne di mettere al bando queste armi devastanti. A tale riguardo l'organizzazione umanitaria Human Rights Watch ha fatto sapere che “l'Italia continua a nascondere il numero di bombe a grappolo stipate nei depositi”. (www.ilfattoquotidiano.it)

1 commento:

giano ha detto...

Questa me l'ero persa...