L'AQUILA - "Guido Bertolaso sarà nominato ministro". A dare l'annuncio è Silvio Berlusconi durante la sua ventiseiesima visita in Abruzzo, per la precisione a Coppito, uno dei luoghi danneggiati dal terremoto, nella giornata che segna il passaggio di consegne fra il commissario per l'emergenza, appunto Bertolaso, e il governatore Giovanni Chiodi, da oggi commissario alla ricostruzione. E il presidente del Consiglio non perde occasione per condannare, ancora una volta, "troppi giornali" che a suo parere fomentano sentimenti negativi: "Gli italiani sono brave persone che si vogliono bene, quando riusciamo a volerci bene facciamo cose straordinarie, e non quello che leggiamo in troppi giornali, fabbriche di invidia sociale e di odio".
L'annuncio dopo l'incidente diplomatico. Un annuncio che arriva a pochi giorni dal clamoroso incidente diplomatico che ha visto protagonista proprio Guido Bertolaso, con le sue critiche agli Stati Uniti (poi preciserà "mi riferivo alle organizzazioni internazionali") circa le carenze nella distribuzione degli aiuti ad Haiti. Parole che avevano suscitato la reazione indignata del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che si era detta "profondamente ferita" dalle osservazioni del capo della Protezione civile.
Berlusconi: "Il minimo che possiamo fare per lui". Nonostante quello che, evidentemente, viene considerato un semplice incidente di percorso, Berlusconi decide di premiare l'uomo che si è occupato della tragedia in Abruzzo e di altri disastri verificatisi nei tempi recenti in Italia, come l'alluvione a Messina, e da poco rientrato da Haiti dopo un sopralluogo per organizzare i soccorsi italiani. Dopo aver ribadito il proprio impegno ad "affrontare subito il rilancio economico dell'Abruzzo", Berlusconi ha aggiunto che quello stesso impegno sarà del presidente del Consiglio e "del nuovo ministro, perché il minimo che possiamo fare per il sottosegretario Guido Bertolaso, dopo dieci mesi di exploit, è promuoverlo da subito ministro". Nulla di più preciso su quale dovrebbe essere il dicastero. (REPUBBLICA)
In un Paese normale dopo il famigerato "incidente diplomatico" chiunque si sarebbe dimesso. In Italia invece sono promossi ministri. Ma questo è il male minore, dato che al Governo siedono già nani, ballerine e mignotte.
1 commento:
Commenti da puro cazzone....
Magari averne come Guido Bertolaso!
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