venerdì 26 febbraio 2010

Attenzione, perché anche questa volta non è satira. Dopo il mitico lettone di Putin, ecco un nuovo colpo del “solito noto”, anche stavolta nello strategico (per lui) settore molle e materassi. Silvio Berlusconi (e poi dice che lo tormentano con il gossip) ha appena comprato un talamo che appartenne a Napoleone Bonaparte.

Dettaglio non da poco: con un gesto che susciterà orrore in qualsiasi storico dell’arte (e non solo), non appena ha messo le mani sopra il rarissimo pezzo di antiquariato, Silvio lo ha fatto tempestivamente segare e allargare. Lo scoop, ancora una volta, è di “Novella 2000”. Ma la vera rivelazione è questa: la notizia non arriva da qualche malalingua e non è nemmeno una leggenda metropolitana non verificata.

A raccontarlo, nel prossimo numero del settimanale della Rizzoli è lo stesso antiquario che ha rifornito il premier. Si chiama Anna Maria Quattrini (non è uno scherzo, è il cognome vero) e ha un negozio in via dei Coronari. É un letto a baldacchino ed è effigiato con aquile. Insieme alla cessione del pezzo la Quattrini ha firmato anche un contratto in cui è stato stabilito con esattezza cosa può dire e cosa non può dire. Può dire, per esempio, che il premier non era certo che la modifica fosse stata fatta bene: “Se non mi piace – aveva aggiunto – lo darò a Piersilvio”.

Ergo, non solo Silvio Berlusconi voleva sottilmente comunicarci che (almeno in qualcosa) è più lungo lui dell’imperatore che ha riscritto i codici dell’Europa moderna. Ma anche che lui può qualunque cosa e non conosce i limiti ormai superati della conservazione artistica. Inutile immaginare la destinazione d’uso del baldacchino bonapartesco. Il “lettone di Bonaparte” sarà esibito agli ospiti nella prossima villa ed inserito in un nuovo pacchetto turistico insieme a qualche necropoli etrusca? Oppure diventerà il teatro su cui viene contrattato e firmato il contratto per qualche importante fornitura di gas?

Tutto è possibile. Altre mosse possibili: comprare la Gioconda e aggiungerci i baffi. Riscattare il Colosseo, sigillarlo con l’alluminio anodizzato e costruire un mausoleo alle adoratrici del club “Silvio ci manchi”. Procedura d’urgenza e lavori d’appalto affidati a Guido Bertolaso e alla Protezione civile, ca va sans dire. (LUCA TELESE - IL FATTO QUOTIDIANO -)

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