lunedì 1 febbraio 2010


Avete presente Renzo Bossi?

Quello che ha fatto la maturità 3 volte?

Quello di “Affonda il Clandestino”?

Il tizio che per non fare un flap ruba 12 mila euro al mese?

Quello con la faccia da scemo e il cervello lobotomizzato.

Lui.

Beh, lui si candida alle elezioni regionali. A Brescia. La sua candidatura è stata ufficializzata da un altro fulmine di guerra, ovvero dal Vice Ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli che ha rilasciato un’intervista sconvolgente a tratti allucinante (come direbbe Silvia).

Nello specifico:

“Credo che sia un gesto di coraggio per un ragazzo di 20 anni presentarsi agli elettori. Tanto di cappello”

Beh, qui il coraggio devono trovarlo i suoi futuri elettori. Lui dovrebbe solo recuperare un po’ di vergogna sepolta laggiù, da qualche parte e rendersi conto che braccia come le sue non andrebbero sottratte all’agricoltura. Con tutto il rispetto per gli agricoltori. Che uno come Renzo Bossi potrebbero usarlo giusto come spaventapasseri.

“Ora si dovrà presentare davanti agli elettori”

Che dovrebbero accoglierlo muniti di pietre e uova marce.

“Avere grandi padri a volte puo’ essere un peso, a volte puo’ temprare”.

In questo caso il grande padre manca. E la tempra del Renzo, beh è quella comune a tutti i lanciatori di coriandoli.

“Non ha avuto un trattamento di favore …”

No, sicuramente la candidatura è merito del suo sfavillante curriculum di nullafacente e asino con le orecchie lunghe e pelose.

” … capirei se fosse andato nel listino, invece e’ stato scaraventato alla ricerca dei voti, a differenza di altri casi simili”.

Avete presente la rupe di Sparta. Ecco. Se Renzo Bossi fosse nato ai tempi, lo avrebbero scaraventato da lì. Con il plauso della popolo, aggiungo.

Incredibilmente eversiva e vivace la replica del PD

“Dopo l’ufficialità della candidatura di Renzo Bossi a correre per le regionali del 2010, non possiamo stare in silenzio”.

Mi raccomando non fateci sanguinare le orecchie con i cori di protesta eh.

(quante volte l’ho detto che l’Italia è un paese di merda dove la meritocrazia non conta un cazzo e vai avanti solo se sei un delinquente o un figlio di papà, ma se sei ambo le cose vai davvero come un treno? L’ho detto un sacco di volte?) (www.spinoza.it)

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