giovedì 28 ottobre 2010

Mi sono rotto il bunga bunga

Posso capire che la stampa sia in agonia, ma anche nel momento estremo del distacco si deve mantenere un minimo di decenza. Almeno trattenere i liquidi. L'informazione è schierata in due parti stagne, ma complementari. Una con il titolo principale che inizia quotidianamente per F come Fini, l'altra che ogni giorno che Dio manda in terra parte con B come Berlusconi. Verificate in edicola per credere. Gli approfondimenti del bunga bunga e della casa del cognato continuano poi in seconda/terza/quarta pagina per settimane. La denuncia del bunga bunga è di sinistra, le inchieste sui misfatti del bilocale di Montecarlo sono di destra e la rottura di palle invece è del lettore. E' un dibattersi tra i fili delle proprie parole come mosche nella ragnatela. Sempre le stesse parole. Mi è successo davvero: ho sfogliato un giornale di tre giorni fa credendo che fosse di oggi e me ne sono accorto solo alla quinta pagina. (www.beppegrillo.it)

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