domenica 4 aprile 2010

I miei auguri di buona Pasqua vanno a tutti i cittadini italiani, in particolare alle fasce sociali meno abbienti che in questo 2010 affronteranno grandi difficolta'. Ma e' da queste fasce sociali che puo' rinascere la consapevolezza e l'urgenza di una svolta che molti cittadini ancora non percepiscono.

Gli italiani somigliano sempre di più nei loro comportamenti al mito dei lemming, piccoli roditori dai quali nacque in passato la leggenda del loro suicidio di massa durante le migrazioni. La storia si intrecciò con il mondo delle fiabe, dalla quale nacque la figura del Pifferaio Magico che, utilizzando la melodia del suo piffero, si fece seguire in riva al fiume Weser e, continuando a suonare, spinse i roditori in acqua. Il parallelismo tra Premier e Pifferaio è sicuramente calzante.

Ma larga parte degli italiani, ( circa 9 su 10 stando ai risultati delle elezioni) non sono disposti a seguire il “Pifferaio del Consiglio” come dei lemming. La maggioranza parlamentare, le fiducie ed i decreti oggi fanno apparire i referendum come l’unico strumento valido, anche se macchinoso, per poter contrastare l’arroganza legislativa di questo governo.

Italia dei Valori raccoglierà le firme per sostenere almeno due referendum abrogativi: quello contro la privatizzazione dell'acqua pubblica e quello contro il nucleare, poiché queste due scelte sono state imposte dal governo ai cittadini senza un’adeguata condivisione parlamentare e perfino alla faccia del referendum del 1987 che disse no al nucleare.

La raccolta firme contro il nucleare è fondamentale. Il nucleare è antieconomico: per costruire una centrale ci vogliono almeno 7 anni, può funzionare in sicurezza per non più di 20, le scorie hanno tempi di abbattimento della radioattività di migliaia di anni producendo costi vertiginosi che pagheranno comunque i cittadini a vario titolo.

Come se non bastasse ci sono i problemi della sicurezza, che vengono taciuti ma che restano irrisolti, basti pensare che in Francia ci sono più di 100 incidenti l’anno legati alle centrali.

E se proprio volessimo ignorare tutte queste argomentazioni possiamo anche aggiungere che le centrali nucleari previste produrranno neanche l’8% del fabbisogno nazionale di energia e non renderanno l’Italia autonoma da approvvigionamenti da altri Paesi.

Ma se non serve per renderci autonomi da altri Paesi, se non serve alle tasche dei cittadini poiché pagheranno care, molto care, le bollette, se è non sicura, allora, a chi serve e chi ci guadagna con il nucleare?

Buona Pasqua a tutti con l’augurio che almeno questa volta, per i referendum su nucleare e acqua, il 51% degli italiani decida di non comportarsi come un lemming. (www.antoniodipietro.it)

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