mercoledì 28 aprile 2010
ROMA - Governo battuto per un solo voto alla Camera (225 sì contro 224 no): passa infatti a Montecitorio un emendamento del Pd al ddl lavoro su cui l'esecutivo aveva espresso parere contrario. L'emendamento, di cui è primo firmatario Cesare Damiano, si riferisce all'articolo 31 del testo, relativo alle procedure di conciliazione e di arbitrato, ed in particolare alle clausole compromissorie. In base al testo passato, le commissioni di certificazione accerteranno la devoluzione agli arbitri solo delle controversie di lavoro già insorte e non che dovessero insorgere in futuro.
ASSENZE E TENSIONE - Molte le assenze tra le file del Pdl: 95 i deputati che non hanno partecipato al voto, di cui 45 in missione. Defezioni si sono registrate sia tra gli esponenti della maggioranza che tra i finiani e dopo il voto si sono registrati momenti di tensione in Transatlantico. Il deputato del Pdl, Giancarlo Lehner ha accusato infatti il finiano Antonino Lo Presti di aver organizzato una trappola sul voto. «Ma quale imboscata dei finiani! Ti devi vergognare a dire queste cose!», è stata la risposta del parlamentare vicino al presidente della Camera. Qualche spintone e qualche parola di troppo e per poco i due non sono venuti alle mani proprio in Transatlantico. A dividerli è stato il deputato del Pdl, Simone Baldelli. Ad arrabbiarsi anche Fabio Granata che è andato da Baldelli per far presente l'assurdità dell'accusa. «Dite a Berlusconi che se manda avanti questi personaggi finisce male...», è stato lo sfogo di Lo Presti. «Forse si sono estesi i finiani...» ha scherzato il segretario Pd, Pier Luigi Bersani, commentando la sconfitta del governo a Montecitorio sul ddl lavoro. Tra i banchi della Lega mancavano undici dei 60 deputati. Centosettanta i deputati di opposizione presenti su 205: dodici erano in missione e 23 gli assenti. Dei 24 deputati dell'Idv, 20 hanno partecipato al voto. (CORRIERE DELLA SERA)
Doveva accadere ed è accaduto, Governo battuto per la prima volta dopo lo scontro Fini - Berlusconi. Cominciata subito la caccia al finiano per impallinarlo. Si attendono con ansia i titoloni in prima pagina di domani dei giornaletti della Reale Casa. Feltri e Belpietro sono già a lavoro e chi li ha incrociati giura di averli visti violacei.
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