martedì 15 giugno 2010

Confermata la spaccatura sindacale su Pomigliano. Il nuovo accordo sullo stabilimento campano della Fiat non è stato infatti siglato dalla Fiom che ha ribadito la sua contrarietà all'intesa, già siglata dalle altre organizzazioni lo scorso venerdì. Fim, Uilm, Fismic e Ugl hanno firmato il nuovo documento integrato, presentato dal Lingotto.

La Fiat ha sottoposto ai sindacati dei metalmeccanici un nuovo documento in cui viene aggiunto un 16/o punto relativo alla istituzione di una commissione paritetica di raffreddamento sulle sanzioni, come era stato richiesto dalle organizzazioni che venerdi' scorso avevano gia' dato un primo ok.

I sindacati dei metalmeccanici firmatari dell'accordo sullo stabilimento Fiat di Pomigliano D'Arco hanno promosso un referendum tra i lavoratori che si terra' il prossimo martedi' 22 giugno.

''La Fismic ha firmato l'accordo perche' e' giusto farlo e non perche' qualcuno ci ha mai ricattato'': lo ha detto Luigi Mercogliano, della segreteria regionale della Fismic, commentando la sigla all'intesa con la Fiat per l'investimento di 700 milioni di euro che portera' la Panda nello stabilimento di Pomigliano d'Arco (Napoli). Mercogliano, inoltre, ha annunciato che martedi' 22 giugno, ''la parola passera' liberamente ai lavoratori dello stabilimento con un referendum indetto al Giambattista Vico''. ''La Fiat ha inserito nel documento la commissione di prevenzione - ha concluso Mercogliano - e l'accordo salva lo stabilimento e l'occupazione di oltre 5 mila addetti della fabbrica, piu' tutti i lavoratori dell'indotto''.


I punti discussi dell'accordo
1. Sciopero
Sanzioni disciplinari fino al licenziamento per il lavoratore che sciopera mettendo in discussione l’accordo con l’azienda.

2. Iniziativa sindacale
Sanzioni per sindacati e Rsu che proclamano iniziative di lotta contro l’accordo: sospensione dei contributi e dei permessi sindacali.

3. Malattia
In caso di picchi di assenteismo, l’azienda comunque non verserà i contributi per malattia, a prescindere dai controlli.

4. Permessi elettorali
Durante le elezioni, l’azienda non permetterà il recupero dei giorni trascorsi ai seggi dai rappresentanti di lista.

5. Pausa mensa
Per l’azienda si può lavorare anche otto ore di fila senza la mezz’ora di pausa per il pranzo, considerata come straordinario. (L' UNITA')



Se passassero questi punti siamo certi che altre aziende non li faranno propri sulla base di questo precedente ?

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