venerdì 25 giugno 2010

“Il legittimo impedimento non serve”. Con una nota il Capo dello Stato, Napolitano prende posizione sul caso Brancher. “Non c'è nessun Ministero da organizzare”, spiega il Quirinale bocciando così la ragione di legittimo impedimento. “In rapporto a quanto si è letto su qualche quotidiano questa mattina a proposito del ricorso dell’onorevole Aldo Brancher alla facoltà prevista per i ministri dalla legge sul legittimo impedimento, si rileva che non c’è nessun nuovo Ministero da organizzare, in quanto l’onorevole Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio” si legge nella nota della Presidenza della Repubblica.
"Prendo atto" della nota trasmessa dal Quirinale. A questo punto "valuteremo la situazione nella sede giudiziaria" ha detto Pier Maria Corso, difensore di Aldo Brancher. Domani mattina, a Milano, si terrà il procedimento a carico, appunto, di Aldo Brancher e della moglie, accusati a vario titolo di appropriazione indebita e ricettazione nell'ambito di uno dei filoni del caso Antonveneta.


Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, "Brancher formalmente ha diritto di avvalersi del legittimo impedimento". "Per quanto ne so - prosegue ai microfoni di Radio24 - Brancher formalmente ha diritto di avvalersi del legittimo impedimento. Sulle ragioni concrete, però, non so dire".


Di diversa opinione Fabio Granata, vice presidente della commissione nazionale Antimafia, secondo cui "la richiesta di Brancher è politicamente inopportuna". A margine della presentazione a Palermo di Generazione Italia Sicilia, Granata sottolinea: "Con grande lealtà e chiarezza abbiamo detto di ritenere assolutamente inopportuno sul piano politico la procedura con cui si è arrivati da parte del nuovo ministro a chiedere il legittimo impedimento. Sul piano formale nulla da eccepire, su quello politico molto, anche alla luce di una delega che non e' chiara e non e' stata ancora attribuita''.


L'opposizione invoca dimissioni immediate. ''Le parole del Quirinale sono un macigno -dice il vice segretario del Pd, Enrico Letta -. Solo le dimissioni del ministro Aldo Brancher possono sanare questo scandalo. Le chiediamo per il bene del Paese e per il rispetto delle istituzioni''.


Da parte sua il capogruppo dei democratici alla Camera, Dario Franceschini, assicura che "adotterà tutte le iniziative parlamentari conseguenti d'intesa con gli altri gruppi di opposizione, ivi compresa una possibile mozione di sfiducia comune". E aggiunge: "E' necessario poi che Berlusconi venga immediatamente in aula a spiegare le ragioni della nomina".


Della stessa idea anche il parlamentare ed ex segretario del Pd, Walter Veltroni. "Penso che il ministro Brancher dovrebbe dimettersi. Le ragioni della sua inopinata nomina sono emerse immediatamente nella loro reale natura: Brancher e' stato nominato ministro esclusivamente nel tentativo di usufruire del legittimo impedimento per sfuggire a un processo".


Per il il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro ''la nota del Quirinale dimostra come Brancher abbia preso in giro non solo i magistrati, ma lo stesso Presidente della Repubblica''.''L'Italia dei Valori ha sostenuto, sin dal primo momento - dice l'ex pm - che la vera motivazione per cui Berlusconi ha nominato Brancher ministro è quella di permettergli di sfuggire dalle aule del Tribunale per garantirgli l'impunità e non certo quella di farlo lavorare per il Paese. L'IdV chiede le immediate dimissioni di Aldo Brancher e, per questo, presentera' una mozione di sfiducia. Vogliamo vedere - conclude Di Pietro - il Parlamento da che parte si schiererà. D'altronde il caso Brancher è peggio del caso Scajola''. (ADNKRONOS)


Oilà, il Presidente Napolitano ha preso posizione !!!!!!

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