mercoledì 9 giugno 2010

Oggi pomeriggio Italia dei Valori ha presentato il nuovo portale sul lavoro (www.idvlavoro.it). Lo abbiamo fatto per rendere credibili le nostre proposte, avvicinandoci al tema del lavoro e del nuovo welfare con un approccio inedito: la costruzione una rete di relazioni dirette tra persone competenti e chi alla politica si avvicina per la prima volta.
Durante la conferenza stampa, alla quale ho preso parte insieme all'onorevole Leoluca Orlando e al responsabile welfare e lavoro del partito Maurizio Zipponi, ho risposto alle domande dei giornalisti presenti circa la situazione attuale del centrosinistra. Di seguito riporto il testo del mio intervento.


La misura è colpa. E' giunto il momento di stringere i tempi per la costruzione dell'alternativa di governo. Supplico le forze politiche che con noi vogliono costruire un'alleanza di sbrigarsi, perché arrivare al 2013 non è scontato. Il disagio può da un momento all'altro sfociare in rivolta sociale. Nel territorio ci sono milioni di cittadini alla soglia della povertà e alla soglia dell'esasperazione. Il disastro reale arriverà in autunno. A Vasto, in occasione della conferenza programmatica del partito, ci presenteremo con il nostro candidato leader, perché non è più possibile fare come nel Lazio dove alla fine si è detto: chi si vuole candidare? Dai, buttiamo la monetina...
Per definizione noi stiamo dalla parte di Davide, dei più deboli. E ci saremmo anche se non ci fosse quel "Golione" lì, Berlusconi...
Al nostro congresso nazionale abbiamo detto che si deve passare dall'opposizione all'alternativa e per preparare l'alternativa c'è necessità di individuare una coalizione, un programma, un candidato leader. Tuttavia, fino a oggi non siamo riusciti e non riusciamo ad avviare un dialogo costruttivo con le altre forze politiche per costruire insieme la coalizione e la piattaforma programmatica. Per questo pensiamo di dovere lanciare delle proposte concrete, ad esempio sulla manovra e sul lavoro, nella speranza che si possa trovare un punto d'incontro tra diverse realtà politiche in area riformista.
Naturalmente, noi la coalizione la vogliamo costruire, ma in assenza di vagiti da parte di altri partiti andremo avanti per la nostra strada. Con l'Udc? E' tutto chiaro: loro vanno dalla parte opposta rispetto a noi e ci auguriamo che il Pd possa rendersene conto e liberarsi di questo fardello. Ma ancora ieri ho sentito uno dei leader del Pd dire: senza l'Udc non andiamo da nessuna parte. Allora, ripetiamo: c'è da fare una scelta di campo, poiché se ci sono due posizioni chiare sono quelle dell'Idv e dell'Udc, uno sta di qua e uno sta di là. Devono scegliere. Magari in fretta. (www.antoniodipietro.it)

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