Esercitazione per l'esame di giornalismo. Il candidato consideri che nel 2007 la Camera votò inutilmente il Decreto Mastella che proibiva la pubblicazione di intercettazioni anche solo per riassunto; nel programma del Pd del 2008, poi, si auspicava il divieto «fino al termine dell’udienza preliminare», oltreché «severe sanzioni penali»; l'ex direttore dell'Economist Bill Emmott ha detto che «da noi le intercettazioni finiscono raramente ai giornali»; John Lloyd del Financial Times ha detto che «raramente vengono rese pubbliche»; Jörg Bremer della Frankfurter Allgemeine Zeitung ha detto che «in Germania è vietato»; Eric Joseph di Libération ha detto che «mai in Francia sono state pubblicate intercettazioni con particolari privati»; Peter Popham dell'Independent ha detto che «in Italia ci sono certamente abusi»; Miguel Mora del País ha detto che «in Spagna vengono pubblicate con molta più cautela»; L'Economist ha scritto che in «alcune delle restrizioni proposte dalla legge italiana sono ritenute normali in molti paesi». Morale: ieri una responsabile dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) ha chiesto che il governo italiano rinunci alla legge sulle intercettazioni o la modifichi in sintonia con gli standard internazionali. Ciò posto, il candidato ha sette minuti per valutare se questa responsabile dell'Osce: 1) è disinformata; 2) è scema; 3) legge Repubblica. (FILIPPO FACCI - LIBERO -)
Sarebbe stato elegante se, a corredo delle citazioni elencate da Facci, ci fossero stati i link per poter visionare correttamente le affermazioni dei giornalisti stranieri. Ma tant'è.
Auguriamoci invece di cuore che la responsabile dell' Ocse non legga Libero e il Giornale, e il divertimento lo lasci totalmente a noi.
Nessun commento:
Posta un commento