sabato 1 maggio 2010



Mai come oggi la festa del Primo maggio assume importanza. Nell'anno nero della crisi economica, della disoccupazione galoppante e delle multinazionali in fuga dall'Italia, e' necessario che il Governo e il Parlamento si occupino di coloro che lavorano e di coloro che un lavoro non ce l'hanno piu', invece di utilizzare il potere legislativo solo per fare leggi ad personam, ad uso e consumo della cricca e della casta.

Gli istituti statistici ci regalano dati senza precedenti. Numeri che fanno correre brividi lungo la schiena. Non al centrodestra, accecato dalla morbosa ricerca di leggi salva premier.
In un anno sono stati inghiottiti dalla crisi 367 mila posti di lavoro. Oltre due milioni di italiani sono in cerca di occupazione. La disoccupazione giovanile è al 27,7%. Un dramma che in alcune regioni del Meridione raggiunge numeri ancora più drammatici.
In un contesto così allarmante si posiziona un Governo incapace, coi suoi ministri che si preoccupano di modificare la Costituzione Repubblicana e lo Statuto dei lavoratori.
Un Governo ostaggio di un Presidente del Consiglio che valuta la crisi del Paese analizzando i dati delle sue aziende, salvate dalla tempesta globale grazie alle sue leggi.
L'Italia ha bisogno di un centrosinistra sano, capace di contrastare questa deriva antidemocratica. Un centrosinistra con un'identità riformista che deve essere pronto a prendere le redini di questo Paese. Un centrosinistra aperto alla società civile. (www.antoniodipietro.it)

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