mercoledì 12 maggio 2010


ROMA - L'ex ministro Claudio Scajola non si presenterà all'audizione fissata per il 14 maggio davanti ai pm di Perugia che indagano sugli appalti per le Grandi Opere perchè, dopo le notizie sull'inchiesta apparse in questi giorni sui giornali, verrebbe sentito «in una veste che parrebbe ormai solo formalmente, ma non già sostanzialmente, quella di persona informata sui fatti». Lo afferma, in una nota, l'avvocato Giorgio Perroni, legale di Scajola. Secondo l'avvocato, l'audizione avverrebbe «senza, quindi, il rispetto delle garanzie difensive normativamente previste».
Secondo Perroni, la procura di Perugia è incompetente ad indagare sulla vicenda che coinvolge il suo assistito ed anche questa è una ragione per la quale l'ex ministro - che ha rassegnato le dimissioni proprio per potersi meglio difendere in un'inchiesta che lo vede coinvolto anche se non come indagato per la vicenda della casa con vista sul Colosseo, pagata in parte dall'imprenditore Anemone - non si presenterà a deporre. «È mia convinzione - sottolinea l'avvocato - che la Procura della Repubblica di Perugia non sia competente a conoscere di questa vicenda sia perchè i fatti sono tutti, pacificamente, avvenuti a Roma, sia perchè, in ogni caso, la competenza a giudicare il ministro Scajola sarebbe, eventualmente, di altro organo, vale a dire del Tribunale dei Ministri». (CORRIERE DELLA SERA)


Ho vinto la scommessa con i miei amici. Peccato che non ho puntato nessuna cifra altrimenti avrei ringraziato Scajola.

Nessun commento: