martedì 7 febbraio 2012

Bada a come parli

Non laureati e sfigati, monotoni col posto fisso, contrattisti vicino a mamma e papà. Da ieri è ufficiale. Alcuni ministri di questo governo hanno un problema di comunicazione. Perché uno scivolone è un indizio, tre di fila sono una prova.

Il linguaggio non è solo specchio del pensiero, ma anche della consapevolezza del proprio ruolo. Modulare e controllare le parole a seconda del contesto è il primo dovere di chi ha un ruolo pubblico. Ma certi tecnici di questa consapevolezza sembrano averne pochina.

In questo somigliano a Berlusconi. Come lui non distinguono – o scelgono di non distinguere – ciò che si dice dal proprio pulpito istituzionale e ciò di cui si parla a cena con gli amici.

Per non parlare del merito. Perché saranno anche ottimi economisti, ma come sociologi la buttano lì un po’ troppo alla grossa. E’ il virus del populismo, in cui tutto si mischia e si confonde. Il presidente con l’operaio, il tecnico con Alberoni.

Un virus molto resistente, a quanto pare. E assai più duraturo dell’era del Cavaliere. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

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