mercoledì 22 febbraio 2012

Dateci i soldi

La pubblicazione on line dei redditi dei ministri è cosa buona e giusta. Perché ogni mossa che aiuta la trasparenza, con l’aria di antipolitica che tira, è benvenuta e perfino necessaria.
Benvenuta e necessaria sarebbe anche una qualche moderazione della morbosità incontrollabile e generalizzata sulla roba, sui soldi, sulle case dei potenti.
C’è tanto di doveroso nel citizen che pretende di essere rappresentato da politici onesti e senza ombre. Ma c’è qualcosa di profondamente subalterno nella money addiction di chi si tormenta su quanto è gonfio il portafoglio altrui. Soprattutto quando questo altrui è uno che siede in Parlamento oppure occupa i banchi del governo.
La trasparenza è un metodo. Anzi, un buon metodo. Ma se nell’opinione pubblica diventa ideologia, allora quella trasparenza si fa improvvisamente opaca. L’amaro contrappasso, vittimista e piagnone, del populismo senza popolo. (Marco Bracconi http://bracconi.blogautore.repubblica.it/)

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