Per il secondo giorno di fila in Sardegna gruppi di contestatori gridano “buffone” all’indirizzo del presidente Giorgio Napolitano. E’ evidente a tutti, credo, che l’epiteto stride con la personalità del nostro capo dello Stato. Criticabilissimo, ci mancherebbe, ma difficilmente liquidabile come macchietta o comunque espressione della politica deteriore. Lo avverto come un segnale di esasperazione davvero sopra il livello di guardia. La conferma che nessun piano di risanamento potrà andare avanti a lungo con metodo tecnocratico prescindendo dalla partecipazione e dalla verifica della volontà popolare. Leggo da più parti l’opinione che sia troppo breve per il governo Monti l’orizzonte temporale della primavera 2013, e cioè che bisognerebbe dare più tempo a lui e ai suoi tecnici. Ecco, trovo che sia molto pericoloso lasciar crescere ulteriormente questa divaricazione fra economia e democrazia. (www.gadlerner.it)
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