giovedì 9 febbraio 2012

Figlia di ministra

La vicenda della figlia della ministra Fornero è istruttiva. Lavora nell’Università della mamma e anche del papà mentre la mamma e i suoi colleghi si incaricano di riportare alla realtà tutti gli altri giovani ricordando loro che la devono smettere di sognare posti fissi e vicini a mammà. L’interessata, figlia, sostiene che il suo curriculum garantisce per lei. Così: 1) oggi, se non nasci in una buona famiglia sei quasi escluso dalla categoria del «merito» che ha un costo e che piace al potere. Per cui quel «merito» misurato sulle esigenze del sistema sta ben dentro una classe blindata dal reddito e dall’aplomb sociale. 2) Oggi, le buone famiglie si preoccupano di riportare i peones alla dura realtà mentre loro la possono sorvolare sulle ali del «merito», ma i peones sanno bene in che razza di pantano poggiano i piedi, è la loro vita e nessuno al mondo glielo può ricordare senza meritarsi un cameratesco calcio nel curriculum. (Toni Jop - L'UNITA' -)

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